Estensione della tutela assicurativa per personale scolastico e studenti a decorrere dall’anno accademico 2025-2026. Finanziamento da parte dell’Inail di interventi di formazione aggiuntiva sulla prevenzione in particolare nelle costruzioni, nella logistica e i trasporti - settori che presentano una alta incidenza infortunistica-, attraverso l’impiego dei Fondi interprofessionali. Promozione da parte dell’Inail di campagne informative e formative per la diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro, a partire dalla scuola dell’obbligo, con particolare riferimento alla sicurezza stradale e alla riduzione del fenomeno degli infortuni in itinere.
Sono alcuni degli articoli che figurano nella bozza di decreto che il ministro del Lavoro, Marina Calderone ha illustrato il 13 giugno ai sindacati e alle associazioni datoriali, convocate per un primo confronto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, dopo la riunione di palazzo Chigi dell’8 maggio in cui la premier Giorgia Meloni aveva annunciato che con 650 milioni dell’Inail si sarebbero finanziate le misure concordate con le parti sociali. Questa bozza di decreto, che nei piani del ministro Calderone vedrà la luce entro luglio, «rappresenta una traccia di lavoro», potranno entrare anche delle misure su appalti-subappalti che la prossima settimana saranno oggetto di un nuovo tavolo tecnico di confronto, insieme alle misure per affrontare l’emergenza caldo: in questo caso, per procedere con maggiore rapidità all’entrata in vigore della regolamentazione su scala nazionale, una volta definite con le parti le misure, queste potranno viaggiare, sotto forma di emendamenti, sulla corsia veloce della conversione in legge del decreto Ilva. «Il confronto è stato pacato, concreto – ha affermato il ministro Calderone –. C’è la volontà di tutti di migliorare la qualità della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro».
Confindustria, nel confermare la disponibilità ad affrontare i temi nei tavoli tecnici al ministero, sottolinea «l’urgenza di avviare una riflessione sulle risorse Inail, non ancora oggetto di discussione. Per compensare i bassi rendimenti finanziari dell’Inail, un recente decreto ministeriale ha azzerato oltre 5 miliardi di euro di avanzi economici dell’ente, accumulati negli anni grazie a premi assicurativi pagati dalle imprese, ben superiori rispetto alle prestazioni erogate. Il decreto ha di fatto cancellato risorse che avrebbero potuto ridurre il costo del lavoro a carico delle imprese, oltre a finanziare doverose misure di prevenzione. Il bilancio consuntivo 2025 dell’Inail – che avrebbe potuto chiudersi con un surplus di oltre un miliardo – potrebbe registrare un disavanzo di circa 4 miliardi».
Sospende il giudizio Francesca Re David (Cgil): «Nei prossimi incontri saremo nelle condizioni di valutare l’efficacia del confronto, saranno affrontate questioni come l’utilizzo delle risorse Inail già annunciate, l’intervento su appalti e subappalti, il rafforzamento del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei responsabili aziendali sulla sicurezza, la verifica sull’efficacia e l’estensione della patente a crediti, la sicurezza nelle scuole e nell’alternanza scuola-lavoro». Per Ivana Veronese (Uil) «sembra finalmente muoversi nella direzione giusta il confronto, abbiamo ottenuto l’impegno ad allargare la copertura agli infortuni in itinere per gli studenti in Pcto, ascoltata anche la nostra richiesta di pubblicità dei dati dell’Inail sulla tipologia contrattuale di lavoratori vittime di infortunio per poter valutare la relazione tra precarietà e rischio sul lavoro». Per Mattia Pirulli (Cisl) «serve un’intesa sull’emergenza caldo, allargata al tema più ampio dei cambiamenti climatici che incidono sul lavoro, specie outdoor, ormai sempre più frequenti. Non si tratta più di gestire eccezioni, ma di costruire una nuova cultura della prevenzione e della protezione».
Cit. “Il Sole 24 Ore”